ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE I.T.C DI VITTORIO - I.T.I. LATTANZIO

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Integrazione Scolastica

Progetti e Laboratori

Il nostro Istituto da più di 10 anni si pone come una scuola che supporta la “diversità” e garantisce la piena integrazione degli alunni diversamente abili.  Il presupposto di partenza è che ogni persona è modificabile e può aumentare le proprie conoscenze e migliorare le proprie prestazioni.

Ogni alunno è diverso dall’altro e ciò è ancora più vero per quanto riguardo gli alunni diversamente abili.
Ognuno di loro ha una specificità ben precisa ed è grazie alla professionalità degli insegnanti curricolari e di sostegno, all’ aiuto dato dagli assistenti educativi e al lavoro di Rete con le varie strutture e figure che seguono questi alunni, anche al di fuori della scuola che è stato possibile valorizzare i punti di forza di ciascuno. Importante è stato ed è il lavoro di Rete con le SMS e altri Istituti Superiori del territorio, sia per conoscere la situazione dell’handicap nei bacini d’ utenza della nostra scuola, sia per approfondire le varie tematiche e confrontare le diverse esperienze realizzate e quindi conoscere nuove forme di professionalità.

Un aspetto importante è conoscere ciò che il territorio offre come strutture integrative o sostitutive alla scuola:

  • Nei CFP, i nostri alunni frequentano queste strutture dopo l’apprendimento di base avuto all’interno del percorso svolto nella nostra scuola, accompagnando gli alunni una volta la settimana in questi Centri, nelle prime fasi dell’inserimento (progetto soft).
  • Centri per attività sportive
  • Centri per attività artistiche
  • Centri per attività atte a sviluppare l’indipendenza

Quindi un alunno disabile può seguire:

  1. La programmazione della classe nella sua interezza.
  2. La programmazione della classe semplificata per alcune discipline.
  3. La programmazione della classe mirata al raggiungimento degli obiettivi minimi in tutte le discipline, con tempi più lunghi e/o con verifiche semplificate.
  4. La programmazione personalizzata in un fine progetto educativo individualizzato, non riconducibile ai programmi ministeriali (PEI).

Con le prime 3 programmazioni l’alunno alla fine del percorso, potrà conseguire il Diploma di Scuola Superiore, ed alcuni dei nostri studenti alcuni hanno trovato un lavoro da impiegato in strutture private.

Con la programmazione personalizzata (PEI) gli alunni conseguiranno il certificato di frequenza della scuola superiore, dopo potranno frequentare i centri di formazione della regione Lazio o del Comune di Roma
E una volta conclusi ottenere i relativi attestati, spendibili nel mondo del lavoro.

Programmazione dettagliata del dipartimento di sostegno

Nel documento scaricabile dal segente link sono riepilogati i principali adempimenti e procedure relativi alla gestione degli alunni con disabilità, prorpi del docente di sostegno.

VADEMECUN Docente di Sostegno


Le finalità prioritarie per gli alunni diversamente abili che non possono conseguire Il diploma di Scuola Superiore sono:

  • L’attività educativa formativa e riabilitativa finalizzata ad un progetto di vita.
  • Il certificato delle competenza acquisite importante perché mette in evidenza le capacità che l’alunno può spendere nel mondo del lavoro.
  • Le famiglie le più coinvolte e le più consapevoli delle possibilità dei propri figli e l’insegnante di sostegno orienta la scelta verso progetti di vita realizzabili per il futuro degli stessi (LAVORO).
  • Offrire agli alunni la possibilità di acquisire maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità attraverso il confronto con una realtà formativa, aumentando contemporaneamente motivazione e autostima.
  • Inserimento degli alunni nelle liste speciali del collocamento.



I PROGETTI attivi nel PTOF finalizzati all'inclusione sono:

PROGETTO PONTE
Da molti anni è tradizione nella nostra Scuola prendere in consegna dalla S.M.S. i nuovi iscritti, partecipando all’ultimo GLH operativo dove vengono raccolti i dati utilizzati per l’accoglienza nella Scuola Superiore di II grado.

PROGETTO ACCOGLIENZA
La scuola garantisce l’accoglienza dei genitori e degli alunni diversamente abili e l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi soprattutto nelle classi di passaggio (I e III). È necessario infatti che il primo impatto con la scuola avvenga in una atmosfera piacevole e rassicurante in cui siano rispettati i sentimenti e le emozioni.

LINK al Protocollo per l'inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali

PROGETTO SCUOLA-FORMAZIONE (SOFT)
Questo piano vuol fornire sia agli alunni diversamente abili e alle famiglie degli stessi un supporto che abbia come obiettivo la conoscenza di percorsi facilmente attuabili per un più facile inserimento dei ragazzi disabili nel mondo del lavoro trovando corsi attinenti alle loro competenze e capacità acquisite nel percorso scolastico.

PROGETTO SCUOLA-LAVORO
Questo progetto intende dare vita ad attività pratiche per alunni diversamente abili in un campo di esperienze legate alla realtà lavorativa. Questa esperienza abitua l’allievo a un lavoro di equipe e/o individuale che lo porta all’assunzione di responsabilità, ruoli precisi e relazioni.
In questo ambito vengono trovati luoghi adeguati per progetti che portano gli alunni, i quali svolgono una programmazione differenziata, a esplicare anche loro con le proprie capacità una semplice attività lavorativa attinente alle proprie capacità.

PROGETTO SPORT INTEGRATO
Gli alunni parteciperanno alle gare che sono organizzate dal Miur di Roma, verranno svolte gare di atletica, nuoto ecc. in base alle potenzialità degli allievi.

PROGETTO DI ASSISTENZA SPECIALISTICA PER L’ANNO SCOLASTICO 2017-2018

LA SCUOLA PER TUTTI”
E' rivolto a tutti gli alunni diversamente abili presenti nel nostro Istituto che hanno indicato sul CIS la richiesta dell'assistenza specialistica.
Il lavoro degli  Assistesti Specialistici che lavorano  in collaborazione con l’equipe’ del sostegno, i docenti curriculari e il personale ata ricopre un ruolo  di fondamentale importanza per una reale integrazione dei ragazzi all’interno delle classi. Il progetto presentato concepisce il servizio di assistenza specialistica come un servizio che si realizza nel contesto scolastico e formativo, attraverso attività che vanno ad integrare funzioni e compiti che la stessa scuola persegue.

Il servizio di assistenza specialistica si attua nel corso dell’intero anno scolastico.  Il progetto è finalizzato a creare momenti comuni in cui i ragazzi disabili interagiranno in maniera autentica con i compagni, a tal fine vengono proposti due laboratori integrati:

a.Stare insieme” attraverso il movimento creativ
Il laboratorio ha l'intento di favorire i processi di comunicazione di tutti i ragazzi attraverso una pluralità di canali (la voce, la gestualità, il movimento, il ritmo ...) creando un setting accogliente, rassicurante e flessibile.

b.Emozioni e sentimenticon la filosofia
Il laboratorio di filosofia è un luogo di dialogo, di confronto e di crescita per imparare a riconoscere, esprimere, condividere e gestire le emozioni, attraverso attività laboratoriali creative (pittoriche, teatrali, coorporee, ecc),letture di semplici testi filosofici, visioni di brevi filmati, scrittura di testi di narrazione personali e di gruppo.

Rimane sottointeso che ogni allievo diversabile può partecipare a qualsiasi attività e progetto presente nel PTOF, tenendo in considerazione le proprie attitudini e competenze.

LABORATORIO LA.R.S.A.
Gli Istituti sono dotati di un laboratorio informatizzato ed un’aula studio riservata agli alunni.
La realizzazione del laboratorio si motiva con la forte richiesta da parte del mondo del lavoro di tali competenze, dal semplice utilizzo della videoscrittura, alla gestione di fogli excell e ai svariati impieghi di programmi vari. Inoltre, l’uso del computer diventa un utile strumento per quelle tipologie di disabilità a carattere fisico, che possono cosi impiegare positivamente e produttivamente le potenzialità e le abilità residue. [Laboratorio LA.R.S.A.]
L’utilizzo dei sistemi informatici è uno degli aspetti innovativi per creare figure lavorative per disabili impiegabili proficuamente all’interno della società, migliorandone la qualità della vita, comunicando in un clima di lavoro normale e di interscambio sociale. [Laboratorio LA.R.S.A.] I benefici che si ottengono sono concentrati sulla valorizzazione della persona, in quanto essere unico e diverso da ogni altro, con i propri limiti, ma soprattutto con dei pregi che spesso vengono occultati dalle influenze negative della patologia. Correlando questo dato al contesto pratico, si evidenzieranno le singole autonomie, quindi il ruolo di ognuno nell’eventuale processo “produttivo” scolastico e poi lavorativo. Altro aspetto, da non sottovalutare, è il regolare sistema di affrontare una giornata scolastica, porsi degli obiettivi scolastici poi lavorativi e di vita; integrarsi normalmente attraverso quelli che sono e attraverso quello che possono dare in termini di lavoro, sensibilità e umanità.

Materiali predisposti
Struttura senza barriere architettoniche, con 9 postazioni complete (work station) di tutti i programmi office, applicativi per la videoscrittura testo e connessione ad internet. Software specialistici. Hardware per archiviazioni di memoria di massa, stampanti e scanner.

La Legge 8 ottobre 2010, nº 170 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discacciai quali disturbi specifici di apprendimento, denominati "DSA".

D = IL DISTURBO NON E’ UNA MALATTIA MA E’ UN’ALTERAZIONE DI UNA PARTICOLARE FUNZIONE

S = E’ SPECIFICO PERCHE’ RIGUARDA SPECIFICHE ABILITA’ E NON L’INTELLIGENZA DI UNA PERSONA

A = COINVOLGE ABILITA’ DI APPRENDIMENTO SCOLASTICO, QUALI LA LETTURA, LA SCRITTURA E IL CALCOLO

I Disturbi Specifici dell'Apprendimento sono dei disturbi evolutivi che si manifestano con significative difficoltà nell'acquisizione e nell'uso di lettura, scrittura e calcolo. Gli alunni con DSA rappresentano circa il 3-4% della popolazione scolastica, con una stima di circa un alunno per classe.
La principale caratteristica dei D.S.A. è la “specificità”, intendendo con questo termine il fatto che tale disturbo riguardi un dominio specifico di abilità, lasciando conservata la competenza intellettiva generale.
Tali abilità sono “discrepanti”, cioè si presentano in modo significativamente inferiore rispetto alle attese per età, scolarizzazione e livello intellettivo.
I D.S.A. sono “evolutivi”, cioè presenti sin dalle primissime fasi di sviluppo, anche se trovano la loro espressione negli anni della scolarizzazione; accompagnano poi il bambino nel corso di tutto il suo sviluppo e trovano manifestazione anche nell'età adulta.
I D.S.A. sono DISLESSIA, DISGRAFIA, DISORTOGRAFIA e DISCALCULIA.

I D.S.A. sono disturbi a carattere neurobiologico ed evolutivo, sono quindi legati all'architettura cerebrale. Per tale motivo, non sono condizioni che col tempo e con la maturazione tendono a risolversi “da sole”. L'acquisizione delle competenze richieste di lettura, scrittura e calcolo, pur modificandosi nel tempo, non raggiunge quasi mai i livelli attesi per età e scolarizzazione.
Il miglioramento delle competenze è comunque sempre possibile e auspicabile, a prescindere dal livello di gravità. Buoni risultati si ottengono con interventi precoci e mirati.
Dal 2010 esiste in Italia la legge 170/2010 che riconosce dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia tra i Disturbi Specifici dell'Apprendimento. Tale legge e la normativa ad essa collegata garantiscono e tutelano il diritto allo studio degli studenti con D.S.A.
Nel caso in cui uno studente presenti una disabilità oppure un D.S.A. è necessario che sia presentata alla scuola la certificazione e la diagnosi.

Le situazioni in cui l’apprendimento può essere difficoltoso o complesso sono molteplici.
Il MIUR ha identificato tre sotto-categorie di alunni con B.E.S.:

  1. Alunni con disabilità, per il cui riconoscimento è necessaria la presentazione della certificazione ai sensi della legge 104/92;
  2. Alunni con disturbi evolutivi specifici, tra cui si inseriscono:                                                                                                                                                                        D.S.A. – disturbi specifici dell’apprendimento (per il cui riconoscimento è necessario presentare la diagnosi di D.S.A. ai sensi della legge 170/2010);
    Deficit di linguaggio;
    Deficit delle abilità non verbali;
    Deficit della coordinazione motoria;
    ADHD – deficit di attenzione e di iperattività;
  3. Alunni con svantaggio sociale, culturale e linguistico.
    Nel caso in cui uno studente presenti una disabilità oppure un D.S.A. è necessario che sia presentata alla scuola la certificazione e la diagnosi.
    In tutti gli altri casi sono i docenti, in modo autonomo, a proporre e a motivare l’identificazione di bisogni educativi speciali degli studenti sulla base di considerazioni didattiche e pedagogiche.

Le osservazioni degli insegnanti per l’individuazione degli alunni con B.E.S. si basa sul concetto di funzionamento educativo-apprenditivo presentato nel modello ICF (International Classification of Functioning) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) è uno strumento che nasce per gli studenti con DSA, citato all'interno della legge 170/2010 e delle linee guida seguenti.
Questo strumento esplicita la programmazione didattica personalizzata che tiene conto delle specificità segnalate nella diagnosi di DSA. E' un documento che compila la scuola, ma rappresenta un patto d'intesa fra docenti, famiglia e istituzioni socio-sanitarie nel quale devono essere individuati e definiti gli interventi didattici individualizzati e personalizzati, gli strumenti compensativi e le misure dispensative che servono all'alunno per raggiungere in autonomia e serenità il successo scolastico.

Quando e da chi va redatto il PDP?

Il PDP va redatto a cura del Consiglio di Classe:

  • All’inizio di ogni anno scolastico entro il primo trimestre per gli studenti con diagnosi già consegnata e protocollata presso la scuola;
  • Per le prime diagnosi di DSA consegnate durante l’anno scolastico, subito dopo la consegna a scuola da parte della famiglia.


Quale iter deve seguire la scuola per la compilazione del PDP?

  1. Incontro dei docenti con la famiglia e lo specialista al fine di acquisire quante più informazioni possibili sulla specificità e la peculiarità dell'alunno con DSA. Questo incontro è molto utile in quanto il docente può acquisire molte informazioni sia sul vissuto del ragazzo, sia sulla caratteristica del disturbo ed eventuali punti di forza/debolezza già individuati con lo specialista.
  2. Stesura del documento da parte del Consiglio di Classe. Ogni insegnante potrà indicare per la propria materia quali sono gli obiettivi didattici personalizzati che propone allo studente e quali misure dispensative e strumenti compensativi suggerire per il raggiungimento di tali obiettivi. Ad esempio, in matematica sarà inserito l’uso della calcolatrice e/o del formulario per lo svolgimento dei problemi, piuttosto che in storia l’uso delle mappe per lo studio e per le interrogazioni.
  3. Condivisione con la famiglia al fine di apporre la propria firma sul documento condiviso.

Può essere modificato durante l'anno?

Il PDP non è un documento statico, ma può essere modificato ogni qualvolta sia necessario. E' possibile prevedere dei momenti di monitoraggio e verifica in cui il PDP può venire aggiornato con nuove informazioni derivanti dall'osservazione dell'alunno da parte degli insegnanti o degli specialisti. Infatti l’alunno con il tempo acquisisce sempre più autonomia e sicurezza, e magari, crescendo, ha necessità di cambiare anche le strategie che utilizza e gli obiettivi didattici identificati.

Oltre ad essere un atto dovuto perché presente nella normativa in materia di DSA, il PDP, sul piano pratico, è:

  • Uno strumento che orienta e monitora il lavoro didattico;
  • Uno strumento fondamentale per lo studente con DSA che potrà così accedere a tutto ciò che gli è necessario anche in sede di esami di stato, in quanto la normativa permette l'uso di quanto già concesso durante gli anni scolastici;
  • Un documento che "racconta" la storia scolastica del ragazzo, al quale qualsiasi docente può accedere, sia esso di ruolo che sostituto.

La circolare MIUR del 27 dicembre 2012 sulla tematica degli alunni con BES riprende l'argomento del PDP estendendolo anche ad altre categorie di studenti con bisogni educativi speciali (BES) oltre agli alunni con DSA.

Consentono di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo e di facilitare lo studio e il diritto alla conoscenza, attraverso particolari attrezzature o strategie.

STRUMENTI COMPENSATIVI

Tali strumenti sollevano lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo. L’utilizzo di tali strumenti non è immediato e i docenti, anche sulla base delle indicazioni del referente di istituto, avranno cura di sostenerne l’uso da parte di alunni e studenti con DSA” (Linee guida, pag. 7).

  • Computer con programmi di video-scrittura con correttore ortografico che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori;
  • La sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto;
  • Il registratore, che consente allo studente di non scrivere gli appunti della lezione;
  • Audiolibri, libri parlati;  
  • Altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc.
  • Calcolatrice che facilita le operazioni di calcolo;
  • Tabella delle misure e delle formule geometriche;  
  • Tabelle grammaticali per analisi dei verbi (per italiano e per lingua straniera);        

CHI DECIDE GLI STRUMENTI COMPENSATIVI?

Nella scuola il Consiglio di classe/ team docenti, acquisita la diagnosi specialistica di DSA, dopo avere analizzato l’entità del disturbo, le difficoltà, i punti di forza dell’allievo con DSA, definisce quali strategie didattiche mettere in atto e quali strumenti utilizzare, confrontandosi con la famiglia e, dove è possibile, con i tecnici. Quindi gli insegnanti devono scegliere strategie didattiche personalizzate prevedendo una scelta attenta degli strumenti compensativi che devono essere indicati nel PDP (Piano Didattico Personalizzato). In definitiva possiamo sostenere che il Consiglio di classe/team docenti deve ritagliarsi un margine di discrezionalità e deve considerare caso per caso per scegliere i percorsi da intraprendere e gli strumenti più adeguati da adottare per ognuno.

MISURE DISPENSATIVE

Si intendono per misure dispensative tutti gli adattamenti delle prestazioni, inclusi i compiti a casa, che permettono all’alunno una positiva partecipazione alla vita scolastica:

  • Dispensare dalla lettura ad alta voce e scrittura veloce sotto dettatura;
  • Programmazione di tempi più lunghi per le prove scritte; -  Interrogazioni programmate;  
  • Valutazioni delle prove scritte e orali che tengano conto del contenuto e non della forma - evitare la lettura silente da parte dell’alunno delle consegne: è consigliabile leggere la consegna ad alta voce a tutta la classe;
  • Evitare le verifiche scritte o orali a sorpresa e preferire, quando è possibile, le prove orali a quelle scritte;
  • Evitare verifiche scritte e orali non strutturate (tipo domande aperte), ma preferire prove strutturate, cioè con scelte multiple, completamenti, corrispondenze;
  • Garantire, in base al grado di difficoltà, la riduzione del numero degli esercizi da svolgere nelle verifiche scritte;
  • Ridurre la mole di compiti per casa ed utilizzare, quando possibile, testi ridotti per numerosità di pagine;
  • Programmare le interrogazioni in modo che l’alunno non debba sostenerne più di una al giorno;

Quali verifiche per gli studenti con DSA?

  • Verifiche orali, programmate (tempi – contenuti – procedura)
  • Verifiche con minori richieste
  • Verifiche scritte, proposte con carattere e dimensione idonei, con scelte multiple e, se necessario, lette da un lettore
  • Verifiche scritte ed orali con l’uso di mediatori didattici (mappe mentali, mappe cognitive, ……)

MIUR esami dei candidati con DSA e BES.

Comma 1. La Commissione d’esame – sulla base di quanto previsto dall’articolo 10 del D.P.R. n. 122/2009 e dal relativo decreto ministeriale n.5669 del 12 luglio 2011 di attuazione della legge 8 ottobre 2010, n. 170, recante Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico – nonché dalle Linee Guida allegate al citato decreto ministeriale n. 5669 del 2011, – considerati gli elementi forniti dal consiglio di classe, terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, adeguatamente certificate, relative ai candidati con disturbi specifici di apprendimento (DSA), in particolare, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell’ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. A tal fine il consiglio di classe inserisce nel documento del 15 maggio di cui al D.P.R. n. 323/1998 il Pia- no Didattico Personalizzato o altra documentazione predisposta ai sensi dell’articolo 5 del decreto ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011. Sulla base di tale documentazione e di tutti gli elementi forniti dal consiglio di classe, le Commissioni predispongono adeguate modalità di svolgimento delle prove scritte e orali. Nello svolgimento delle prove scritte, i candidati possono utilizzare gli strumenti compensativi previsti dal Piano Didattico Personalizzato o da altra documentazione redatta ai sensi dell’articolo 5 del decreto ministeriale 12 luglio 2011. A tali candidati potrà, pertanto, essere consentita l’utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici solo nel caso in cui siano già stati impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell’esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte. Sarà possibile prevedere alcune particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno per tali candidati lo svolgimento dell’esame sia al momento delle prove scritte, sia in fase di colloquio. I candidati possono usufruire di dispositivi per l’ascolto dei testi della prova registrati in formati “mp3”. Per la piena comprensione del testo delle prove scritte, la Commissione può prevedere, in conformità con quanto indicato dal capitolo 4.3.1 delle Linee guida citate, di individuare un proprio componente che possa leggere i testi delle prove scritte. Per i candidati che utilizzano la sintesi vocale, la Commissione può provvedere alla trascrizione del testo su supporto informatico. In particolare, si segnala l’opportunità di prevedere tempi più lunghi di quelli ordinari per lo svolgimento della prove scritte, di curare con particolare attenzione la predisposizione della terza prova scritta, con particolare riferimento all’accertamento delle competenze nella lingua straniera, di adottare criteri valutativi attenti soprattutto al contenuto piuttosto che alla forma. Gli studenti che sostengono con esito positivo l’esame di Stato alle condizioni di cui al presente comma conseguono il diploma conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore.

2. I candidati con certificazione di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), che, ai sensi dell’articolo 6, comma 6, del decreto ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011, hanno seguito un percorso didattico differenziato, con esonero dall’insegnamento della/e lingua/e straniera/e, e che sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano, possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto finalizzate solo al rilascio dell’attestazione di cui all’articolo 13 del D.P.R. n. 323/1998. Per detti candidati, il riferimento all’effettuazione delle prove differenziate va indicato solo nella attestazione e non nei tabelloni affissi all’albo dell’istituto. Per la pubblicazione delle prove scritte e la valutazione complessiva delle prove, si rinvia a quanto previsto nel precedente articolo 22.

3. Per quanto riguarda i candidati con certificazione di Disturbo Specifico di Apprendi- mento (DSA), che, ai sensi dell’articolo 6, comma 5, del decreto ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011, hanno seguito un percorso didattico ordinario, con la sola dispensa dalle prove scritte ordinarie di lingua/e straniera/e, la Commissione, nel caso in cui la lingua straniera sia oggetto di seconda prova scritta, dovrà sottoporre i candidati medesimi a prova orale sostitutiva della prova scritta.

4. La Commissione, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe, di cui al precedente arti- colo 6, stabilisce modalità e contenuti della prova orale, che avrà luogo nel giorno destinato allo svolgimento della seconda prova scritta, al termine della stessa, o in un giorno successivo, purché compatibile con la pubblicazione del punteggio delle prove scritte e delle prove orali sostitutive delle prove scritte nelle forme e nei tempi previsti nei precedenti articoli. Il punteggio, in quindicesimi, viene attribuito dall’intera commissione a maggioranza, compreso il presidente, secondo i criteri di conduzione e valutazione previamente stabiliti in apposita o apposite riunioni e con l’osservanza della procedura di cui al precedente articolo 20. Qualora la lingua o le lingue straniere siano coinvolte nella terza prova scritta, gli accertamenti relativi a tali discipline sono effettuati dalla commissione per mezzo di prova orale sostitutiva nel giorno destinato allo svolgimento della terza prova scritta, al termine della stessa, o in un giorno successivo, purché compatibile con la pubblicazione del punteggio delle pro- ve scritte e delle prove orali sostitutive delle prove scritte nelle forme e nei tempi previsti nei precedenti articoli. I risultati della prova orale relativa alla lingua o alle lingue straniere coinvolte nella terza prova scritta sono utilizzati per la definizione del punteggio da attribuire alla terza prova scritta. Gli studenti che sostengono con esito positivo l’esame di Stato alle condizioni cui al presente comma conseguono il diploma conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore.
5. Per altre situazioni di alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), formalmente individuati dal consiglio di classe, devono essere fornite dal medesimo Organo utili e opportune indicazioni per consentire a tali alunni di sostenere adeguatamente l’esame di Stato. La Commissione d’esame – sulla base di quanto previsto dalla Direttiva 27.12.2012 recante Strumenti di intervento per alunni con Bisogni educativi speciali ed organizzazione scolastica per l’inclusione, dalla circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 e dalle successive note, di pari oggetto, del 27 giugno 2013 e del 22 novembre 2013 – esaminati gli elementi forniti dal consiglio di classe, tiene in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, relative ai candidati con Bisogni Educativi Speciali (BES). A tal fine il consiglio di classe trasmette alla Commissione d’esame il Piano Didattico Personalizzato. In ogni caso, per tali alunni, non è prevista alcuna misura dispensativa in sede di esame, mentre è possibile concedere strumenti compensativi, in analogia a quanto previsto per alunni e studenti con DSA, solo nel caso in cui siano già stati impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell’esame senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte. Gli studenti che sostengono con esito positivo l’esame di Stato alle condizioni cui al presente comma conseguono il diploma conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore.

 La normativa è consultabile nella sezione di riferimento del sito

 

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