La pre-adolescenza e l’adolescenza costituiscono fasi del percorso di crescita dei ragazzi caratterizzate da importanti cambiamenti fisici, psicologici e relazionali che richiedono una ristrutturazione dell’immagine di sé. I ragazzi si trovano a confrontare con numerosi e complessi compiti di sviluppo quali la costruzione dell’idea di se stessi, la ricerca di indipendenza, di autonomia e del senso per la vita. Nell’affrontare questi compiti, molti ragazzi possono sentirsi confusi e disorientati e a questa situazione spesso si unisce la difficoltà nel comunicare e condividere le proprie esperienze. All'interno di quest'ottica, lo Sportello d’Ascolto vuole offrire uno spazio per accogliere e supportare i ragazzi nell'affrontare i diversi compiti evolutivi, rappresentando così un'occasione per definire meglio i problemi emersi e individuare risorse individuali e/o collettive necessarie per superare la situazione di impasse evolutivo, di disagio scolastico o di sofferenza personale/familiare. Questo strumento ha dunque una valenza preventiva dal momento che produce un'accresciuta consapevolezza dei problemi e delle possibilità di soluzione, favorendo scelte autonome e autogestite; lo sportello può anche rappresentare il primo contatto con una figura di aiuto, costituendo così, nel caso di situazioni maggiormente a rischio, quel collegamento verso una presa in carico più ampia e articolata all'interno di adeguate strutture territoriali.
OBIETTIVI
L’obiettivo generale del progetto Insieme si può è quello di garantire un supporto emotivo a ragazzi che affrontano una tappa di sviluppo particolarmente delicata e che si trovano ad affrontare compiti evolutivi impegnativi, sostegno che vede l’unione di tre forze motrici: la scuola, la famiglia e professionisti dell’età evolutiva.
In particolare:
- fornire un sostegno per prevenire e gestire eventuali difficoltà scolastiche;
- prevenire il disagio evolutivo;
- prevenire la dispersione scolastica e il rischio di drop out;
- offrire uno spazio di ascolto e un contenitore dove esprimere quelle emozioni, ansie, paure che influenzano negativamente la quotidianità; - favorire la conoscenza e la consapevolezza di sé;
- migliorare le capacità relazionali;
- accompagnare e sostenere docenti e genitori nella relazione con i ragazzi;
- facilitare la conoscenza e l'accessibilità alle risorse specifiche presenti sul territorio;
- individuare situazioni di disagio personale ed eventuale invio a strutture esterne adeguate per le situazioni di grave rischio psicopatologico;
- migliorare il senso di autoefficacia genitoriale;
- sollecitare il funzionamento familiare.
L'approccio utilizzato è teso alla costruzione di un rapporto cooperativo con il ragazzo così che questi abbia la possibilità di partecipare in maniera attiva al processo di definizione e valutazione del problema. La tecnica di ascolto, si propone di fornire una chiarificazione e una nuova costruzione di significati in relazione alla domanda di aiuto: rappresenta dunque un'occasione per individuare il problema portato, focalizzarlo e permetterne una visione più obiettiva e realistica. L'approccio utilizzato è dunque di tipo non direttivo, teso alla costruzione di un rapporto cooperativo con il ragazzo così che questi abbia la possibilità di partecipare in maniera attiva al processo di definizione e valutazione del problema. L’accesso allo spazio d’ascolto a familiari e insegnanti inserisce il progetto in un’ottica sistemica. L’individuo è percepito come inserito in un contesto relazionale di cui è soggetto attivo e caratterizzante. In tal senso una visione circolare che considera nella sua totalità il sistema scuola, il sistema familiare e quindi l’individuo non può che restituire completezza alla sfera emotiva del ragazzo. Qualora ci sia necessità sono previsti degli incontri con l’intera classe volti al superamento di difficoltà relazionali del gruppo (situazioni di emarginazione, di difficoltà di inclusione, di socializzazione, episodi di bullismo, ...) o di gestione dello stesso da parte del corpo docente. L’intervento riguarderà le principali problematiche ricorrenti: criticità relazionali tra genitori e figli criticità relazionali tra alunni della stessa classe o di classi differenti sintomi di insofferenza allo studio problematiche di inserimento scolastico difficoltà di riconoscimento e di gestione personale dell’aspetto emotivo. orientamento formativo e professionale