Sportello d'Ascolto
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- Pubblicato: Lunedì, 24 Luglio 2017 15:45
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Anche quest’anno nella nostra scuola è stato attivato lo sportello d’ascolto psicologico, dedicato ai ragazzi, ai genitori, ai docenti ed al personale ATA.
Tale servizio intende offrire ascolto e consulenza rispetto alle questioni ed alle tematiche connesse alla crescita, rappresentando un punto di riferimento a cui far pervenire, da parte di tutti coloro che condividono il contesto scuola, direttamente o indirettamente, i bisogni di confronto e riflessione.
La finalità dello sportello d’ascolto in ambito scolastico si colloca in un’ottica di promozione del benessere di vita e scolastico e prevenzione del disagio e non contempla obiettivi di cura o presa in carico terapeutica, pur lavorando in rete con i servizi che, sul territorio, si occupano di adolescenti.
Lo Sportello d'ascolto per studenti, famiglie ed insegnanti - è attivo dal 7 Novembre 2022.
MODALITA' D'ACCESSO: Link alla circolare ufficiale
La pre-adolescenza e l’adolescenza costituiscono fasi del percorso di crescita dei ragazzi caratterizzate da importanti cambiamenti fisici, psicologici e relazionali che richiedono una ristrutturazione dell’immagine di sé. I ragazzi si trovano a confrontare con numerosi e complessi compiti di sviluppo quali la costruzione dell’idea di se stessi, la ricerca di indipendenza, di autonomia e del senso per la vita. Nell’affrontare questi compiti, molti ragazzi possono sentirsi confusi e disorientati e a questa situazione spesso si unisce la difficoltà nel comunicare e condividere le proprie esperienze. All'interno di quest'ottica, lo Sportello d’Ascolto vuole offrire uno spazio per accogliere e supportare i ragazzi nell'affrontare i diversi compiti evolutivi, rappresentando così un'occasione per definire meglio i problemi emersi e individuare risorse individuali e/o collettive necessarie per superare la situazione di impasse evolutivo, di disagio scolastico o di sofferenza personale/familiare. Questo strumento ha dunque una valenza preventiva dal momento che produce un'accresciuta consapevolezza dei problemi e delle possibilità di soluzione, favorendo scelte autonome e autogestite; lo sportello può anche rappresentare il primo contatto con una figura di aiuto, costituendo così, nel caso di situazioni maggiormente a rischio, quel collegamento verso una presa in carico più ampia e articolata all'interno di adeguate strutture territoriali.
OBIETTIVI
L’obiettivo generale del progetto Insieme si può è quello di garantire un supporto emotivo a ragazzi che affrontano una tappa di sviluppo particolarmente delicata e che si trovano ad affrontare compiti evolutivi impegnativi, sostegno che vede l’unione di tre forze motrici: la scuola, la famiglia e professionisti dell’età evolutiva.
In particolare:
- fornire un sostegno per prevenire e gestire eventuali difficoltà scolastiche;
- prevenire il disagio evolutivo;
- prevenire la dispersione scolastica e il rischio di drop out;
- offrire uno spazio di ascolto e un contenitore dove esprimere quelle emozioni, ansie, paure che influenzano negativamente la quotidianità; - favorire la conoscenza e la consapevolezza di sé;
- migliorare le capacità relazionali;
- accompagnare e sostenere docenti e genitori nella relazione con i ragazzi;
- facilitare la conoscenza e l'accessibilità alle risorse specifiche presenti sul territorio;
- individuare situazioni di disagio personale ed eventuale invio a strutture esterne adeguate per le situazioni di grave rischio psicopatologico;
- migliorare il senso di autoefficacia genitoriale;
- sollecitare il funzionamento familiare.
L'approccio utilizzato è teso alla costruzione di un rapporto cooperativo con il ragazzo così che questi abbia la possibilità di partecipare in maniera attiva al processo di definizione e valutazione del problema. La tecnica di ascolto, si propone di fornire una chiarificazione e una nuova costruzione di significati in relazione alla domanda di aiuto: rappresenta dunque un'occasione per individuare il problema portato, focalizzarlo e permetterne una visione più obiettiva e realistica. L'approccio utilizzato è dunque di tipo non direttivo, teso alla costruzione di un rapporto cooperativo con il ragazzo così che questi abbia la possibilità di partecipare in maniera attiva al processo di definizione e valutazione del problema. L’accesso allo spazio d’ascolto a familiari e insegnanti inserisce il progetto in un’ottica sistemica. L’individuo è percepito come inserito in un contesto relazionale di cui è soggetto attivo e caratterizzante. In tal senso una visione circolare che considera nella sua totalità il sistema scuola, il sistema familiare e quindi l’individuo non può che restituire completezza alla sfera emotiva del ragazzo. Qualora ci sia necessità sono previsti degli incontri con l’intera classe volti al superamento di difficoltà relazionali del gruppo (situazioni di emarginazione, di difficoltà di inclusione, di socializzazione, episodi di bullismo, ...) o di gestione dello stesso da parte del corpo docente. L’intervento riguarderà le principali problematiche ricorrenti: criticità relazionali tra genitori e figli criticità relazionali tra alunni della stessa classe o di classi differenti sintomi di insofferenza allo studio problematiche di inserimento scolastico difficoltà di riconoscimento e di gestione personale dell’aspetto emotivo. orientamento formativo e professionale
Integrazione Scolastica
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Progetti e Laboratori
Il nostro Istituto da più di 10 anni si pone come una scuola che supporta la “diversità” e garantisce la piena integrazione degli alunni diversamente abili. Il presupposto di partenza è che ogni persona è modificabile e può aumentare le proprie conoscenze e migliorare le proprie prestazioni.
Ogni alunno è diverso dall’altro e ciò è ancora più vero per quanto riguardo gli alunni diversamente abili.
Ognuno di loro ha una specificità ben precisa ed è grazie alla professionalità degli insegnanti curricolari e di sostegno, all’ aiuto dato dagli assistenti educativi e al lavoro di Rete con le varie strutture e figure che seguono questi alunni, anche al di fuori della scuola che è stato possibile valorizzare i punti di forza di ciascuno. Importante è stato ed è il lavoro di Rete con le SMS e altri Istituti Superiori del territorio, sia per conoscere la situazione dell’handicap nei bacini d’ utenza della nostra scuola, sia per approfondire le varie tematiche e confrontare le diverse esperienze realizzate e quindi conoscere nuove forme di professionalità.
Un aspetto importante è conoscere ciò che il territorio offre come strutture integrative o sostitutive alla scuola:
- Nei CFP, i nostri alunni frequentano queste strutture dopo l’apprendimento di base avuto all’interno del percorso svolto nella nostra scuola, accompagnando gli alunni una volta la settimana in questi Centri, nelle prime fasi dell’inserimento (progetto soft).
- Centri per attività sportive
- Centri per attività artistiche
- Centri per attività atte a sviluppare l’indipendenza
Quindi un alunno disabile può seguire: Con le prime 3 programmazioni l’alunno alla fine del percorso, potrà conseguire il Diploma di Scuola Superiore, ed alcuni dei nostri studenti alcuni hanno trovato un lavoro da impiegato in strutture private.
Con la programmazione personalizzata (PEI) gli alunni conseguiranno il certificato di frequenza della scuola superiore, dopo potranno frequentare i centri di formazione della regione Lazio o del Comune di Roma
E una volta conclusi ottenere i relativi attestati, spendibili nel mondo del lavoro.
Programmazione dettagliata del dipartimento di sostegno
Nel documento scaricabile dal segente link sono riepilogati i principali adempimenti e procedure relativi alla gestione degli alunni con disabilità, prorpi del docente di sostegno.
Le finalità prioritarie per gli alunni diversamente abili che non possono conseguire Il diploma di Scuola Superiore sono:
LINK al Protocollo per l'inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali PROGETTO SPORT INTEGRATO PROGETTO DI ASSISTENZA SPECIALISTICA PER L’ANNO SCOLASTICO 2017-2018 “LA SCUOLA PER TUTTI” Il servizio di assistenza specialistica si attua nel corso dell’intero anno scolastico. Il progetto è finalizzato a creare momenti comuni in cui i ragazzi disabili interagiranno in maniera autentica con i compagni, a tal fine vengono proposti due laboratori integrati: a.“Stare insieme” attraverso il movimento creativ b.” Emozioni e sentimenti” con la filosofia Rimane sottointeso che ogni allievo diversabile può partecipare a qualsiasi attività e progetto presente nel PTOF, tenendo in considerazione le proprie attitudini e competenze. LABORATORIO LA.R.S.A.
I PROGETTI attivi nel PTOF finalizzati all'inclusione sono:
PROGETTO PONTE
Da molti anni è tradizione nella nostra Scuola prendere in consegna dalla S.M.S. i nuovi iscritti, partecipando all’ultimo GLH operativo dove vengono raccolti i dati utilizzati per l’accoglienza nella Scuola Superiore di II grado.
PROGETTO ACCOGLIENZA
La scuola garantisce l’accoglienza dei genitori e degli alunni diversamente abili e l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi soprattutto nelle classi di passaggio (I e III). È necessario infatti che il primo impatto con la scuola avvenga in una atmosfera piacevole e rassicurante in cui siano rispettati i sentimenti e le emozioni.
PROGETTO SCUOLA-FORMAZIONE (SOFT)
Questo piano vuol fornire sia agli alunni diversamente abili e alle famiglie degli stessi un supporto che abbia come obiettivo la conoscenza di percorsi facilmente attuabili per un più facile inserimento dei ragazzi disabili nel mondo del lavoro trovando corsi attinenti alle loro competenze e capacità acquisite nel percorso scolastico.
PROGETTO SCUOLA-LAVORO
Questo progetto intende dare vita ad attività pratiche per alunni diversamente abili in un campo di esperienze legate alla realtà lavorativa. Questa esperienza abitua l’allievo a un lavoro di equipe e/o individuale che lo porta all’assunzione di responsabilità, ruoli precisi e relazioni.
In questo ambito vengono trovati luoghi adeguati per progetti che portano gli alunni, i quali svolgono una programmazione differenziata, a esplicare anche loro con le proprie capacità una semplice attività lavorativa attinente alle proprie capacità.
Gli alunni parteciperanno alle gare che sono organizzate dal Miur di Roma, verranno svolte gare di atletica, nuoto ecc. in base alle potenzialità degli allievi.
E' rivolto a tutti gli alunni diversamente abili presenti nel nostro Istituto che hanno indicato sul CIS la richiesta dell'assistenza specialistica.
Il lavoro degli Assistesti Specialistici che lavorano in collaborazione con l’equipe’ del sostegno, i docenti curriculari e il personale ata ricopre un ruolo di fondamentale importanza per una reale integrazione dei ragazzi all’interno delle classi. Il progetto presentato concepisce il servizio di assistenza specialistica come un servizio che si realizza nel contesto scolastico e formativo, attraverso attività che vanno ad integrare funzioni e compiti che la stessa scuola persegue.
Il laboratorio ha l'intento di favorire i processi di comunicazione di tutti i ragazzi attraverso una pluralità di canali (la voce, la gestualità, il movimento, il ritmo ...) creando un setting accogliente, rassicurante e flessibile.
Il laboratorio di filosofia è un luogo di dialogo, di confronto e di crescita per imparare a riconoscere, esprimere, condividere e gestire le emozioni, attraverso attività laboratoriali creative (pittoriche, teatrali, coorporee, ecc),letture di semplici testi filosofici, visioni di brevi filmati, scrittura di testi di narrazione personali e di gruppo.
Gli Istituti sono dotati di un laboratorio informatizzato ed un’aula studio riservata agli alunni.
La realizzazione del laboratorio si motiva con la forte richiesta da parte del mondo del lavoro di tali competenze, dal semplice utilizzo della videoscrittura, alla gestione di fogli excell e ai svariati impieghi di programmi vari. Inoltre, l’uso del computer diventa un utile strumento per quelle tipologie di disabilità a carattere fisico, che possono cosi impiegare positivamente e produttivamente le potenzialità e le abilità residue. [Laboratorio LA.R.S.A.]
L’utilizzo dei sistemi informatici è uno degli aspetti innovativi per creare figure lavorative per disabili impiegabili proficuamente all’interno della società, migliorandone la qualità della vita, comunicando in un clima di lavoro normale e di interscambio sociale. [Laboratorio LA.R.S.A.] I benefici che si ottengono sono concentrati sulla valorizzazione della persona, in quanto essere unico e diverso da ogni altro, con i propri limiti, ma soprattutto con dei pregi che spesso vengono occultati dalle influenze negative della patologia. Correlando questo dato al contesto pratico, si evidenzieranno le singole autonomie, quindi il ruolo di ognuno nell’eventuale processo “produttivo” scolastico e poi lavorativo. Altro aspetto, da non sottovalutare, è il regolare sistema di affrontare una giornata scolastica, porsi degli obiettivi scolastici poi lavorativi e di vita; integrarsi normalmente attraverso quelli che sono e attraverso quello che possono dare in termini di lavoro, sensibilità e umanità.
Materiali predisposti
Struttura senza barriere architettoniche, con 9 postazioni complete (work station) di tutti i programmi office, applicativi per la videoscrittura testo e connessione ad internet. Software specialistici. Hardware per archiviazioni di memoria di massa, stampanti e scanner.
La Legge 8 ottobre 2010, nº 170 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discacciai quali disturbi specifici di apprendimento, denominati "DSA". I Disturbi Specifici dell'Apprendimento sono dei disturbi evolutivi che si manifestano con significative difficoltà nell'acquisizione e nell'uso di lettura, scrittura e calcolo. Gli alunni con DSA rappresentano circa il 3-4% della popolazione scolastica, con una stima di circa un alunno per classe. I D.S.A. sono disturbi a carattere neurobiologico ed evolutivo, sono quindi legati all'architettura cerebrale. Per tale motivo, non sono condizioni che col tempo e con la maturazione tendono a risolversi “da sole”. L'acquisizione delle competenze richieste di lettura, scrittura e calcolo, pur modificandosi nel tempo, non raggiunge quasi mai i livelli attesi per età e scolarizzazione.
D = IL DISTURBO NON E’ UNA MALATTIA MA E’ UN’ALTERAZIONE DI UNA PARTICOLARE FUNZIONE
S = E’ SPECIFICO PERCHE’ RIGUARDA SPECIFICHE ABILITA’ E NON L’INTELLIGENZA DI UNA PERSONA
A = COINVOLGE ABILITA’ DI APPRENDIMENTO SCOLASTICO, QUALI LA LETTURA, LA SCRITTURA E IL CALCOLO
La principale caratteristica dei D.S.A. è la “specificità”, intendendo con questo termine il fatto che tale disturbo riguardi un dominio specifico di abilità, lasciando conservata la competenza intellettiva generale.
Tali abilità sono “discrepanti”, cioè si presentano in modo significativamente inferiore rispetto alle attese per età, scolarizzazione e livello intellettivo.
I D.S.A. sono “evolutivi”, cioè presenti sin dalle primissime fasi di sviluppo, anche se trovano la loro espressione negli anni della scolarizzazione; accompagnano poi il bambino nel corso di tutto il suo sviluppo e trovano manifestazione anche nell'età adulta.
I D.S.A. sono DISLESSIA, DISGRAFIA, DISORTOGRAFIA e DISCALCULIA.
Il miglioramento delle competenze è comunque sempre possibile e auspicabile, a prescindere dal livello di gravità. Buoni risultati si ottengono con interventi precoci e mirati.
Dal 2010 esiste in Italia la legge 170/2010 che riconosce dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia tra i Disturbi Specifici dell'Apprendimento. Tale legge e la normativa ad essa collegata garantiscono e tutelano il diritto allo studio degli studenti con D.S.A.
Nel caso in cui uno studente presenti una disabilità oppure un D.S.A. è necessario che sia presentata alla scuola la certificazione e la diagnosi.
Le situazioni in cui l’apprendimento può essere difficoltoso o complesso sono molteplici. Le osservazioni degli insegnanti per l’individuazione degli alunni con B.E.S. si basa sul concetto di funzionamento educativo-apprenditivo presentato nel modello ICF (International Classification of Functioning) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
Il MIUR ha identificato tre sotto-categorie di alunni con B.E.S.:
Deficit di linguaggio;
Deficit delle abilità non verbali;
Deficit della coordinazione motoria;
ADHD – deficit di attenzione e di iperattività;
Nel caso in cui uno studente presenti una disabilità oppure un D.S.A. è necessario che sia presentata alla scuola la certificazione e la diagnosi.
In tutti gli altri casi sono i docenti, in modo autonomo, a proporre e a motivare l’identificazione di bisogni educativi speciali degli studenti sulla base di considerazioni didattiche e pedagogiche.
Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) è uno strumento che nasce per gli studenti con DSA, citato all'interno della legge 170/2010 e delle linee guida seguenti. Quando e da chi va redatto il PDP? Il PDP va redatto a cura del Consiglio di Classe:
Quale iter deve seguire la scuola per la compilazione del PDP? Può essere modificato durante l'anno? Il PDP non è un documento statico, ma può essere modificato ogni qualvolta sia necessario. E' possibile prevedere dei momenti di monitoraggio e verifica in cui il PDP può venire aggiornato con nuove informazioni derivanti dall'osservazione dell'alunno da parte degli insegnanti o degli specialisti. Infatti l’alunno con il tempo acquisisce sempre più autonomia e sicurezza, e magari, crescendo, ha necessità di cambiare anche le strategie che utilizza e gli obiettivi didattici identificati. La circolare MIUR del 27 dicembre 2012 sulla tematica degli alunni con BES riprende l'argomento del PDP estendendolo anche ad altre categorie di studenti con bisogni educativi speciali (BES) oltre agli alunni con DSA.
Questo strumento esplicita la programmazione didattica personalizzata che tiene conto delle specificità segnalate nella diagnosi di DSA. E' un documento che compila la scuola, ma rappresenta un patto d'intesa fra docenti, famiglia e istituzioni socio-sanitarie nel quale devono essere individuati e definiti gli interventi didattici individualizzati e personalizzati, gli strumenti compensativi e le misure dispensative che servono all'alunno per raggiungere in autonomia e serenità il successo scolastico.
Oltre ad essere un atto dovuto perché presente nella normativa in materia di DSA, il PDP, sul piano pratico, è:
Consentono di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo e di facilitare lo studio e il diritto alla conoscenza, attraverso particolari attrezzature o strategie. STRUMENTI COMPENSATIVI Tali strumenti sollevano lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo. L’utilizzo di tali strumenti non è immediato e i docenti, anche sulla base delle indicazioni del referente di istituto, avranno cura di sostenerne l’uso da parte di alunni e studenti con DSA” (Linee guida, pag. 7). CHI DECIDE GLI STRUMENTI COMPENSATIVI? Nella scuola il Consiglio di classe/ team docenti, acquisita la diagnosi specialistica di DSA, dopo avere analizzato l’entità del disturbo, le difficoltà, i punti di forza dell’allievo con DSA, definisce quali strategie didattiche mettere in atto e quali strumenti utilizzare, confrontandosi con la famiglia e, dove è possibile, con i tecnici. Quindi gli insegnanti devono scegliere strategie didattiche personalizzate prevedendo una scelta attenta degli strumenti compensativi che devono essere indicati nel PDP (Piano Didattico Personalizzato). In definitiva possiamo sostenere che il Consiglio di classe/team docenti deve ritagliarsi un margine di discrezionalità e deve considerare caso per caso per scegliere i percorsi da intraprendere e gli strumenti più adeguati da adottare per ognuno. Si intendono per misure dispensative tutti gli adattamenti delle prestazioni, inclusi i compiti a casa, che permettono all’alunno una positiva partecipazione alla vita scolastica: Quali verifiche per gli studenti con DSA?
MISURE DISPENSATIVE
MIUR esami dei candidati con DSA e BES.
Comma 1. La Commissione d’esame – sulla base di quanto previsto dall’articolo 10 del D.P.R. n. 122/2009 e dal relativo decreto ministeriale n.5669 del 12 luglio 2011 di attuazione della legge 8 ottobre 2010, n. 170, recante Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico – nonché dalle Linee Guida allegate al citato decreto ministeriale n. 5669 del 2011, – considerati gli elementi forniti dal consiglio di classe, terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, adeguatamente certificate, relative ai candidati con disturbi specifici di apprendimento (DSA), in particolare, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell’ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. A tal fine il consiglio di classe inserisce nel documento del 15 maggio di cui al D.P.R. n. 323/1998 il Pia- no Didattico Personalizzato o altra documentazione predisposta ai sensi dell’articolo 5 del decreto ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011. Sulla base di tale documentazione e di tutti gli elementi forniti dal consiglio di classe, le Commissioni predispongono adeguate modalità di svolgimento delle prove scritte e orali. Nello svolgimento delle prove scritte, i candidati possono utilizzare gli strumenti compensativi previsti dal Piano Didattico Personalizzato o da altra documentazione redatta ai sensi dell’articolo 5 del decreto ministeriale 12 luglio 2011. A tali candidati potrà, pertanto, essere consentita l’utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici solo nel caso in cui siano già stati impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell’esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte. Sarà possibile prevedere alcune particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno per tali candidati lo svolgimento dell’esame sia al momento delle prove scritte, sia in fase di colloquio. I candidati possono usufruire di dispositivi per l’ascolto dei testi della prova registrati in formati “mp3”. Per la piena comprensione del testo delle prove scritte, la Commissione può prevedere, in conformità con quanto indicato dal capitolo 4.3.1 delle Linee guida citate, di individuare un proprio componente che possa leggere i testi delle prove scritte. Per i candidati che utilizzano la sintesi vocale, la Commissione può provvedere alla trascrizione del testo su supporto informatico. In particolare, si segnala l’opportunità di prevedere tempi più lunghi di quelli ordinari per lo svolgimento della prove scritte, di curare con particolare attenzione la predisposizione della terza prova scritta, con particolare riferimento all’accertamento delle competenze nella lingua straniera, di adottare criteri valutativi attenti soprattutto al contenuto piuttosto che alla forma. Gli studenti che sostengono con esito positivo l’esame di Stato alle condizioni di cui al presente comma conseguono il diploma conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore.
2. I candidati con certificazione di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), che, ai sensi dell’articolo 6, comma 6, del decreto ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011, hanno seguito un percorso didattico differenziato, con esonero dall’insegnamento della/e lingua/e straniera/e, e che sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano, possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto finalizzate solo al rilascio dell’attestazione di cui all’articolo 13 del D.P.R. n. 323/1998. Per detti candidati, il riferimento all’effettuazione delle prove differenziate va indicato solo nella attestazione e non nei tabelloni affissi all’albo dell’istituto. Per la pubblicazione delle prove scritte e la valutazione complessiva delle prove, si rinvia a quanto previsto nel precedente articolo 22.
3. Per quanto riguarda i candidati con certificazione di Disturbo Specifico di Apprendi- mento (DSA), che, ai sensi dell’articolo 6, comma 5, del decreto ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011, hanno seguito un percorso didattico ordinario, con la sola dispensa dalle prove scritte ordinarie di lingua/e straniera/e, la Commissione, nel caso in cui la lingua straniera sia oggetto di seconda prova scritta, dovrà sottoporre i candidati medesimi a prova orale sostitutiva della prova scritta.
4. La Commissione, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe, di cui al precedente arti- colo 6, stabilisce modalità e contenuti della prova orale, che avrà luogo nel giorno destinato allo svolgimento della seconda prova scritta, al termine della stessa, o in un giorno successivo, purché compatibile con la pubblicazione del punteggio delle prove scritte e delle prove orali sostitutive delle prove scritte nelle forme e nei tempi previsti nei precedenti articoli. Il punteggio, in quindicesimi, viene attribuito dall’intera commissione a maggioranza, compreso il presidente, secondo i criteri di conduzione e valutazione previamente stabiliti in apposita o apposite riunioni e con l’osservanza della procedura di cui al precedente articolo 20. Qualora la lingua o le lingue straniere siano coinvolte nella terza prova scritta, gli accertamenti relativi a tali discipline sono effettuati dalla commissione per mezzo di prova orale sostitutiva nel giorno destinato allo svolgimento della terza prova scritta, al termine della stessa, o in un giorno successivo, purché compatibile con la pubblicazione del punteggio delle pro- ve scritte e delle prove orali sostitutive delle prove scritte nelle forme e nei tempi previsti nei precedenti articoli. I risultati della prova orale relativa alla lingua o alle lingue straniere coinvolte nella terza prova scritta sono utilizzati per la definizione del punteggio da attribuire alla terza prova scritta. Gli studenti che sostengono con esito positivo l’esame di Stato alle condizioni cui al presente comma conseguono il diploma conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore.
5. Per altre situazioni di alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), formalmente individuati dal consiglio di classe, devono essere fornite dal medesimo Organo utili e opportune indicazioni per consentire a tali alunni di sostenere adeguatamente l’esame di Stato. La Commissione d’esame – sulla base di quanto previsto dalla Direttiva 27.12.2012 recante Strumenti di intervento per alunni con Bisogni educativi speciali ed organizzazione scolastica per l’inclusione, dalla circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 e dalle successive note, di pari oggetto, del 27 giugno 2013 e del 22 novembre 2013 – esaminati gli elementi forniti dal consiglio di classe, tiene in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, relative ai candidati con Bisogni Educativi Speciali (BES). A tal fine il consiglio di classe trasmette alla Commissione d’esame il Piano Didattico Personalizzato. In ogni caso, per tali alunni, non è prevista alcuna misura dispensativa in sede di esame, mentre è possibile concedere strumenti compensativi, in analogia a quanto previsto per alunni e studenti con DSA, solo nel caso in cui siano già stati impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell’esame senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte. Gli studenti che sostengono con esito positivo l’esame di Stato alle condizioni cui al presente comma conseguono il diploma conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore.
La normativa è consultabile nella sezione di riferimento del sito
I nostri successi
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Registro Elettronico Docenti
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Richiesta del modello PASW4FAP
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- Pubblicato: Mercoledì, 15 Giugno 2016 13:10
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PER SCARICARE IL MODELLO PASW4FAP
occorre effettuare la registrazione al seguente sito:
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Attraverso il sito è possibile richiedere il modello con Template JoomlaFAP o con Template Zhong
Procedura di registrazione
1. Registrarsi al sito utilizzando il link registrati nell'Area Riservata in basso a sinistra, scrivendo chiaramente il cognome e nome, utilizzare come mail di riferimento la mail istituzionale della vostra scuola Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (no PEC).
Mail personali, anche del tipo "Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo." non verranno prese in considerazione.
Successivamente, all'indirizzo di posta elettronica ufficiale della scuola verrà recapitata una mail per la conferma della richiesta d'iscrizione (ATTENZIONE se non effettuata la precedente operazione la procedura non continuerà), in seguito una volta autorizzata l'iscrizione, riceverete la conferma dell'avvenuta registrazione.
2. Utilizzando il nome utente e la password, effettuare l'accesso all'area riservata del sito; comparirà sul menù top in alto il menù "Richiesta pacchetto".
3 Compilare il modulo online: verrà spedita all'indirizzo del vostro istituto una mail con il link per il download, il nome utente e la password di super user.
4 Se cliccate direttamente sul link della mail ricordatevi di effettuare il login preventivamente utilizzando le credenziali indicate all'atto della registrazione nel sito altrimenti vi verrà restitutito l'errore che non siete autorizzati a vedere la risorsa.
Si raccomanda di modificare il nome utente e la password al primo accesso dal vostro sito appena installato.
Il modello FAP
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- Pubblicato: Venerdì, 19 Febbraio 2016 08:31
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Ne avevamo dato cenno al Workshop della Giornata Aperta Sul Web 2015 e adesso inizia a diventare concreto: il progetto di sviluppo del modello di sito scolastico su Joomla! 3.x e basato sul template FAP.
Come per il template Zhong, anche FAP prevede una versione "free", utilizzata per il modello di sito, e versioni "pro" che consentono personalizzazioni maggiori e garantiscono il supporto dell'azienda produttrice.
L'esigenza di realizzare questo ulteriore modello nasce dal desiderio di andare incontro a chi è orientato al mantenimento della grafica dei siti creati con Joomla! 2.5 e che vogliono aggiornare la piattaforma del cms senza stravolgere il risultato grafico dei siti precedenti.
Per ottenere il modello utilizzeremo le medesime procedure utilizzate per "pasw4joomla!"
Antonio Todaro